Sanneris, al secondo giorno di scuola, dà i primi sintomi da affaticamento: più volte contraddetto da una ragazza di Cento, che poi ci lascerà per essere sostituita dalla Barbara, inizia a
picchiare la testa contro il muro e a misurare l’aula con il suo registro personale. Sono i giorni in cui formulerà la famosa teoria secondo la quale i bambini neri si rompono più facilmente le
ossa.
Per imprecisati motivi la classe acquista Keps e Just.
Gandini c'immortala nello storico laboratorio d'elettronica, operazione che ripeterà regolarmente i due anni successivi.
Nasce la famosissima leggenda secondo la quale Maccio scrive bene. Alla prima lezione di Sistemi Ansaloni chiede: “Chi tra voi ha una bella calligrafia?”. Dede indica Maccio e da questo momento
il “poverino” sarà costretto a copiare ogni tipo di registro ed a portare sulle spalle tale grande responsabilità. Ma non è tutto. Siccome per copiare il registro Maccio impiega circa un quarto d’ora
la leggenda assume contorni più ampi che la saggia voce popolare riassume sinteticamente con la frase: “Scrive bene, ma è lento, lento!”.
Roteglia inizia a costruire il suo famoso edificio matematico.
Dede e Fabbry sono eletti consiglieri di classe.
La Raffa e l’Alle iniziano a “spaventare” Cavallo, che per sua sventura è seduto nella coppia di banchi davanti al loro, raccontandogli, nei momenti più impensati e nei minimi particolari, i più
svariati film dell’orrore.
Dopo appena un mese di lezione, il professore d'Informatica (Cavicchioli) ci lascia. Al suo posto subentrerà Gherardi (Oinc).
Circa nello stesso periodo la Malmusi abbandona il libro di testo, per passare ad una serie d'illuminanti fotocopie (Technology and Man), alla cui stesura pare abbia contribuito Sanneris.
Ansaloni formalizza l’istituto del compito in classe ogni Lunedì, che ci accompagnerà per tutto l’anno.
Ivo, copiando un articolo di Montanelli in occasione dello svolgimento di un tema d'attualità, coglie un modesto 5/6.
Iniziano a fioccare i ‘4’ e ‘5’ della Malmusi che risparmia pochi. Guerra è quello che paga il prezzo maggiore: coglie due “impreparato” consecutivi a distanza di due giorni. Pure Ugo è vittima
delle interrogazioni della Malmusi, ma in modo beffardo. Nella prima è valutato, giustamente, 4/5, ma nella seconda la prof. afferma: “Bravo Martini, sei migliorato, ... 4/5”. Al contrario la
professoressa si dimostra particolarmente benevola con Puvio, Obe e Ivo.
Inizia il tradizionale acquisto d'ogni tipo di giornale e rivista in corrispondenza delle interrogazioni di Statistica.
Nel laboratorio di Informatica diventa un grido di battaglia la frase “Lancio il programma!”, in corrispondenza della quale, c’è un affrettarsi a salvare i lavori, prima che un eventuale
malfunzionamento della routine lanciata “allooppi” il Livello 6.
La Campedelli discetta di “dolce stil novo”, di Dante e Petrarca, ma è già ampiamente ignorata dalla maggior parte della classe. Si merita il soprannome di C120 per la sua costanza di voce
durante la lezione.
Esplode il movimento dei “Ragazzi dell’85” e la classe partecipa copiosamente ai numerosi scioperi dell’autunno.
Roteglia ci delizia con le sue sottili metafore sportive (è un po’ come se io volessi fare un cross dalla fascia destra, ma non sapessi correre), e dove già traspare un “debole” per Puvio (fino
adesso siamo andati in pianura; ora che la strada inizia a salire Puviani inizia a staccarsi dal gruppo).
Oinc, con la “penna in mano”, continua ad “andare avanti” nonostante Prandi “impigli” il suo polpaccio nei pantaloni.
Prandi è protagonista della clamorosa rottura della vetrata del vecchio ingresso al laboratorio di Informatica.
Gita a Genova con la professoressa Bulgarelli (Religione), perché nessun insegnante ha voluto accompagnarci: con la docente c’è anche un bidello che ci troverà in 18 nella stanza della Dany,
Alex, Anto la prima sera. La stessa notte Fabbry e Dede dormono nella camera delle tre ragazze, perché i loro compagni di stanza, Barro e Manina, li chiudono fuori. Rischiamo la denuncia da parte di
una coppia in “luna di miele”. Escursione a Montecarlo nelle zone del circuito di Formula 1 con pranzo al sacco dotato di panini “Good Year”; Ugo delizierà la comitiva con “splendide barzellette”.
Sempre Ugo fa colpo sulla cameriera che l’ultimo giorno di permanenza serve il suo tavolo per primo. Entra a far parte della memoria storica della classe l’“uomo bolla”. Notazione: l’assenza di Keps
fa sì che questa gita si svolga abbastanza tranquillamente, cosa che non si potrà dire delle due successive, quando sarà proprio Keps l’istigatore e l’esecutore degli scherzi più svariati.
Durante una delle solite assenze di Sanneris dovute alle sue telefonate inderogabili, qualcuno si “sistema” il voto.
L’ultimo mese di scuola Sanneris è assente; viene sostituito da un supplente che chiede un quaderno per sapere a che punto del programma siamo arrivati. Gli viene dato quello di Puvio e, ad una
prima visione, il prof. rimane folgorato dall’ordine con cui quel quaderno è stato scritto, ma nel momento in cui cerca d'andare a decifrare la calligrafia di Puvio è costretto a chiederne un altro.
Per la cronaca gli viene consegnato quello di Maccio.
Alla cena di fine anno la Panda di Notardonato viene rivestita, simpaticamente, con carta igienica.
Bocciati: Cavalieri Alessandra, Guerra Andrea, Spaggiari Luciana.
Nel periodo delle vacanze estive una rappresentanza della classe va a Pavullo a trovare Just, convalescente dopo l’operazione alla schiena; veniamo accolti con un ricco rinfresco. Fa capolino per
la prima volta la manina di Manina che per evidenti necessità di carattere fisiologico la alza dicendo: “Giacomo, scusa, il bagno ...”.