Tre nuovi arrivi nell’ambito degli studenti: Botter Davide, Martinelli Luciano, Scordamaglia Massimiliano. In questo modo diventiamo 30, cioè la quinta più numerosa del corso di Informatica e
forse del Corni.
Facciamo poker: come professore d'informatica subentra Missiroli. Questi inizierà la serie d'interrogazioni basandosi sul lancio del mitico dado a trenta facce.
La Bulgarelli è definitivamente sostituita da Succi.
Maccio e Puvio sono eletti consiglieri di classe.
La classe intera partecipa alle selezioni per le Olimpiadi di Matematica, volute fortemente da Roteglia per Puvio, dove però si mette in evidenza anche Corra.
Ansaloni istituisce il compito in classe lungo un quadrimestre.
Roteglia chiede quale sia il grafico dell’arcocotangente. Il silenzio nella classe è totale, fino a che Manina Dotti non dice: “Prof., ma lei non l'ha spiegato.”. Roteglia s'infuria ed inizia a
controllare i quaderni di tutti.
La Malmusi decide di farci conoscere anche la letteratura inglese: memorizziamo il monologo di “Amleto”, ma oltre a Shakespeare studiamo Wordsworth, quell’oppiomane di Coleridge e Shelley.
Motivazione dell’iniziativa: “Alla sera con gli amici, tra qualche anno, potrete sempre tirar fuori il monologo di Amleto.”.
Sempre la Malmusi, capito d'essere stata scaricata dai partecipanti alla gita in Tunisia, inizia un periodo di “vendette”.
Gandini fa impazzire Rinna con le evoluzioni dei suoi occhiali.
Roteglia, in un attimo d’ira, redarguisce Puviani che si stava facendo i fatti propri nel laboratorio di Matematica.
Keps durante le ore di Italiano, invece di sonnecchiare come negli anni precedenti, fa i quiz per l’esame per la patente, ma nonostante questo suo impegno extra sarà costretto a rifare
l’esame.
La classe, rumorosa ed indisciplinata, fa uscire dall’aula, in lacrime, la supplente di Inglese.
Tus, diventato papà in Gennaio, inizia a portare foto del bambino soprattutto in corrispondenza delle sue interrogazioni di Inglese; Ugo risulta, stranamente, sempre aggregato al “papà”.
Più di metà classe “cabotta” le due ore della Malmusi perché, terminato il giro delle interrogazioni, tutti temono di poter finire nella rete dei nuovi interrogati; a tutti gli assenti sarà
assegnato un “4”.
“Gita” alla fiera dell’informatica a Bologna: oltre alla mattinata, autorizzata dal Preside, la classe “cabotta” la lezione del pomeriggio che consisteva in 3 ore di laboratorio di
Elettronica.
In occasione della festa della donna Ivo regala un ramoscello di mimose a tutte le ragazze.
Quinta ora di Informatica dopo due ore di Educazione Fisica. Missiroli cerca di spiegare cosa s'intende per ricorsione, ma dopo il terzo tentativo Cavallo si dichiara battuto: “Non capisco, ma
m'adeguo.”.
Discussione se andare in gita a Parigi o in Tunisia. Viene scelta quest’ultima località che è stata la proposta vincente di Prandi.
Gita in Tunisia con la Malmusi che però è alloggiata in un altro albergo con la 5a B Informatica. Nonostante questo, durante il viaggio in aereo, Dede abborda la figlia della professoressa. Per
il terzo anno consecutivo andiamo in gita con la sezione B di Energia Nucleare. Maccio, con perfetto controllo di palla, scaglia il pallone di Cippo in mare; la leggenda vuole che il pallone fosse
arrivato già sulle coste siciliane, mentre ancora Maccio armeggiava con le scarpe. Cippo, ubriaco, realizzerà solo dopo qualche giorno di non possedere più il pallone. La stessa notte i compagni di
stanza dell’ubriaco decidono di cambiare “aria” rifugiandosi nella camera di Raffa e Alle insieme a Bergo e Cavallo; quest’ultimo presterà “involontariamente” la sua camicia a Keps che la trasformerà
in cuscino per la notte. Puvio disquisisce del “problema filosofico del comunismo” nella discoteca di un albergo vicino al nostro, dove alcuni “omaccioni” pare si siano invaghiti di Bergo. Il rientro
in albergo lo facciamo a piedi, fischiettando il tema musicale di Robin Hood di Walt Disney. Davide e Bice vincono la gara di ballo organizzata dal nostro hotel. “Caccia” ad un amico della nonna
dell’Alex, con visita in un “commissariato” di Hammamet; alla fine il “ricercato” sarà trovato, ma non senza difficoltà. Puvio funge da interprete, ma è un susseguirsi di “wish”. Ancora sulla nostra
conoscenza delle lingue straniere: Puvio, giocando a ping-pong con un francese, chiede a qualche amico se è in grado di spiccicare due parole nella lingua straniera; solo Maccio riesce a produrre il
famosissimo “Oui je suis Caterine Deneuve.”, tra l’ilarità dei transalpini. Quest’anno sono Scorda, Obe e Cippo a fare colpo su un gruppetto d'inglesine. Puvio cerca di barattare Anto per dei
cammelli. Un tunisino tocca il sedere all’Alex e lei prontamente reagisce mollando, però, un ceffone all’amico innocente del malandrino. Dopo essere stato gavettonato Prandi gira per i corridoi
dell’albergo avvolto in un lenzuolo bianco. Scherzi ai bordi della piscina: Dotti e Keps riempiono d’acqua una scarpa di Fabbry che “reagisce” e li spedisce entrambi a mollo. Inizia una lenta, ma
inesorabile, invasione di cavallette che raggiungerà il culmine la settimana successiva alla nostra permanenza in Tunisia. La “Manta” e la faccia da cammello di Cippo sono i simboli di quest’ultima
gita, ma nel cuore della Barbara rimarrà anche Chokkri (scusate l’ignoranza, ma non so come si scrive).
Premessa: Prandi era solito appendere la sua giacca nell’attaccapanni riservato ai professori. Ogni volta che entrava in classe Gandini prendeva la giacca di Prandi, la “appendeva”
nell’attaccapanni contiguo, che non esisteva, e nell’attaccapanni dei professori ci metteva la sua. Stanco di tutto ciò, Prandi decide di prendersi la rivincita: svita l’attaccapanni, in modo tale
che resti solo appoggiato e quindi attende pazientemente, con tutta la classe, l’arrivo di Gandini. Ma quella mattina Gandini si presenta senza giacca, e vedendo l’attaccapanni vuoto dice: “Prandi,
oggi puoi appendere la giacca.”. Ancora una volta “La Forza” ha la meglio.
Puvio coglie un immeritatissimo 7 nel compito sul Manzoni. In ritardo di qualche settimana sulla data di consegna, attende la correzione dei pochi compiti consegnati, fotocopia quelli dell’Alle,
della Raffa e di Maccio, valutati rispettivamente 6/7 e 6½, e ne trae il meglio da ognuno, arrivando ad ottenere l’inusitata valutazione della Campedelli.
Scorda fotocopia una foto di Monica presa da una “particolare prospettiva” e ne tappezza i muri della scuola. Monica rimarrà offesa per parecchio tempo.
Si cerca d'organizzare una vacanza in campeggio dopo l’esame di maturità con il più ampio consenso degli studenti. Quando sarà poi il momento di partire, ci troveremo appena in otto: Anto, Raffa,
Cippo, Corra, Maccio, Puvio, Ivo, Ugo. Ci toglieremo però la soddisfazione di battere in un beach volley una compagine parmense.
Fabbry scopre, a spese del suo udito, che Anto è maggiorenne, vaccinata e parla con chi le pare.
Compito in classe di Elettronica: Gandini, nell’intento di trovare qualche fogliettino, prima perquisisce l’astuccio ed il plico di fogli protocollo di Maccio, poi passa a Cippo di cui
perquisisce anche la bocca, quindi controlla i polsini di Fabbry. Infine s'avvicina a Bice dicendo: “Glielo diciamo a Cupido che il foglietto che si è nascosto sotto al maglione si vede?”.
Davide tenta di nuotare due vasche da 25 m. in apnea, per meritarsi l’“8” in Educazione Fisica. Ce la fa, ma perde i sensi e viene riportato a galla da Fabbry e dall’istruttore di nuoto, prima
d'essere completamente rianimato da due sonori ceffoni di Avallone.
Escono le materie d’esame: Italiano e Matematica allo scritto, Sistemi, Informatica, Elettronica, Italiano all’orale.
Missiroli e Roteglia affermano, in consiglio di classe, che l’unico elemento valido della classe è Puviani.
Roteglia è nominato commissario interno, nonostante la classe preferisse Gandini.
La sezione A vince il torneo di calcetto. A dire il vero l’apporto di 3a e 4a è nullo. Rimane nell’archivio storico, a memoria dell’evento, il videotape con un’intervista di Maccio al capitano
della squadra avversaria (Porri), il filmato della finale, una performance comico-calcistica di Cippo e Dede, scene di festa negli spogliatoi, il culo di Puvio ed un ingresso in aula di Gandini.
Passerà alla storia il commento di coach Ivo: “Porca puttana, non abbiamo le canottierine rosse, abbiamo le canottierine verdi!”. Formazione: Fabbry, Dede, Keps (cap.), Cippo, Puvio. Panchina: Barro,
Maccio, Obe, Ugo. Coach: Ivo. Cannoniere, per la V A Inf., Keps con 10 reti.
Una selezione della classe è annichilita in una partita di pallavolo contro il solo professore di ginnastica Avallone. I ragazzi pagheranno la scommessa di una Coca Cola a testa.
Una parte della classe segue la sfortunata finale di calcio femminile della squadra del Corni la cui porta è difesa dalla Roma.
In preparazione dell’esame di maturità Gandini affida delle “esperienze” di laboratorio da svolgere a gruppi di tre persone. Tali “esperienze” dovranno naturalmente essere relazionate, ma non a
mano, bensì con l’ausilio di un PC e di un word processor. La classe, non ancora tecnologicamente avanzata, stenta a credere alle proprie orecchie quando il solito Keps ottiene risposta negativa alla
seguente domanda: “Ma prof., non possono essere scritte a mano nemmeno da Caiazzo, che scrive bene?”.
Cavallo e Puvio mettono a punto il primo documento ufficiale sull’organizzazione della cena di classe, che sarà modificato solo nel Giugno 1995.
Su indicazioni di Fabbry e Dede, Keps disegna le caricature dei compagni di classe e dei professori.
Tutti ammessi all’esame di maturità.
Le lezioni suppletive di Italiano in preparazione all’esame di Maturità sono fatte nelle aule fornace poste nell’atrio di fronte al laboratorio di Matematica.
Alla cena di classe con tutti i professori (mancano solo Sanneris e Spezzani), c’è la consegna delle foto e di simpatici gadget. La stessa sera ci presentiamo a casa di Sanneris a mezzanotte; il
prof. ci accoglie molto cordialmente offrendoci pure il vino. Passiamo anche dalla casa di Roteglia, ma solo per suonare il campanello e fuggire a gambe levate.
Giovedì 16 Giugno si svolge la prima prova scritta, il tema di italiano. Venerdì 17 si svolge la seconda prova scritta, il compito di matematica.
Nel corso degli esami il commissario che dovrà interrogare i maturandi in Sistemi, chiede un quaderno per farsi un’idea del programma svolto. Gli vengono consegnati quelli di Raffa e Alle,
notoriamente i più completi e da quel momento in avanti le interrogazioni seguiranno la falsa riga degli appunti delle ragazze.
Durante lo svolgimento dello scritto di Matematica voci insistenti hanno più volte dichiarato che Roteglia passò la formula risolutiva dello sviluppo in serie di Fourier solo a Puvio, il quale,
in effetti, è l’unico che ha svolto l’esercizio in cui era richiesta l’utilizzazione di quella formula. E’ anche vero che Puvio a 10 minuti dalla chiusura dello scritto aveva i suoi fogli sparsi a
destra e a manca.
All’esame di maturità la classe si dimostra nettamente la migliore della commissione, arrivando al 100% di promozioni.
Nel Luglio viene organizzata una festa nel cortile della casa della Barbara, che è disponibile a mettere a rischio l’incolumità della propria abitazione e l’avventura per C64 dei “Coboldi”.
Durante l’estate Maccio inonda i compagni con fiumi d'inchiostro, come aveva promesso; le risposte saranno pochissime.